Skip to main content Skip to search Skip to header Skip to footer

Per ragazzi

Come una bulla è diventata un’amica

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 4 giugno 2019

Originariamente pubblicato sul numero del 18 febbraio 2019 del Christian Science Sentinel


Diane era una bulla. La maggior parte dei bambini erano terrorizzati da lei. E lei prese di mira proprio me. Un giorno, durante l’ora di educazione fisica, mi prese in giro e continuava a picchiettarmi la testa con una racchetta da tennis. Non c’era modo di sfuggirle, perché mi seguiva ovunque.

Una volta ritornata a casa da scuola, quel giorno, andai in camera mia e mi misi a ripensare a ciò che era accaduto. Diane sembrava come una nemica, ma alle lezioni della Scuola Domenicale della Scienza Cristiana avevo imparato che Gesù diceva “Amate i vostri nemici; fate del bene a quelli che v’odiano; benedite quelli che vi maledicono, pregate per quelli che v’oltraggiano” (Luca 6:27, 28). Questo significa amare chi ti spaventa, chi si comporta come un nemico. Ma come dovevo farlo?

Alla Scuola Domenicale avevo anche imparato che siccome Dio è Amore, non può aver creato i suoi figli per essere cattivi. Poiché siamo creati a immagine di Dio, dell’Amore, siamo tutti amorevoli, amati, intelligenti e buoni. Sapevo che  vedere qualcuno come amato figlio di Dio – cioè per quello che è veramente – poteva guarire tutto.

Così mi impegnai a farlo. Sapevo che Dio mi avrebbe aiutata a vedere qualcosa di più profondo del bullismo e della cattiveria. Sapevo che l’Amore mi avrebbe aiutata ad amare Diane nel modo in cui l’amava Dio.

E sapete cosa successe? La paura che avevo provato scomparve e cominciai a provare affetto per Diane. Certo, provavo ancora un po’ di disagio al pensiero di rivederla il giorno successivo, ma sapevo che sarei andata a scuola armata di amore, e che Dio sarebbe stato con me, qualsiasi cosa fosse successa.

Il mattino seguente, vidi Diane all’ingresso della scuola. Le sorrisi sinceramente e dissi: “Ciao!” E… era fatta! Diane decise che eravamo amiche. E lo fummo. Ci divertimmo insieme per il resto dell’anno, e smise di fare la bulla anche con gli altri bambini.

Questa esperienza mi ha insegnato che il coraggio spirituale può aiutare ognuno di noi a vedere il figlio di Dio proprio dove qualcuno si sta comportando in modo poco gentile. Gesù ci ha mostrato che con l’aiuto di Dio questo è possibile, e il risultato è la guarigione.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

Scopri di più su l’Araldo e sulla sua missione.