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Immunità dal contagio

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 6 marzo 2020

Originariamente pubblicato sul numero del 18 gennaio 1975 del Christian Science Sentinel


Non è necessario lasciarsi ipnotizzare ed essere indotti a credere alle malattie contagiose e ad accettarne i sintomi.

Perché no? Perché l'illusione della malattia si manifesta attraverso la paura e chiunque può smettere di avere paura. Attraverso la Scienza Cristiana si può difendere in modo costante e completo il proprio pensiero al fine di essere totalmente immuni dal contagio. Si può capire che la paura non ha mai impedito all'essere di Dio di manifestare la perfezione; e poiché l’uomo è, in realtà, il riflesso diretto e perfetto di Dio, la Sua somiglianza, la paura non può mai privarlo della vera energia e della salute.

La malattia non ha alcun potere, né può reclamarne alcuno. L'autorità che sembrerebbe possedere deriva dal nostro errato concetto di Dio e uomo. Tuttavia le false credenze non sono leggi e non conferiscono potere alla malattia. La legge di Dio, il bene, è la base di tutta la realtà. La malattia è l'opposto del bene. Pertanto la malattia non è una legge.

Dio è perfetto e rende l'uomo perfetto. Egli è Colui che crea l'intero universo, incluso l’uomo, e tutto ciò che crea è buono. La purezza di Dio e dell'uomo è la base da cui partire per pregare, e l'essenza stessa di una preghiera efficace contro il contagio è sradicare la paura. Con cosa? Con l’amore!

Se ci sembra che la malattia stia arrivando, dobbiamo ricordare che la nostra salute esprime il nostro concetto di noi stessi e quanto permettiamo alla falsa credenza e alla paura – oppure all’amore — di governarci. «L’amor perfetto caccia via la paura» (I Giov. 4:18). Amiamo veramente Dio, Amore? Lo amiamo così tanto da avere completa fiducia nella Sua cura? Siamo davvero consapevoli che il Suo amore ci avvolge e ci protegge da tutte le forme di male? Se è così, allora la paura può essere spazzata via immediatamente e, con essa, i sintomi della malattia.

Nella credenza, il contatto diretto con una malattia contagiosa non è l'unico modo per contrarla. Se non siamo spiritualmente attenti, è possibile avvertire i sintomi di una malattia semplicemente perché ne abbiamo letta la descrizione sul giornale o l’abbiamo sentita al telefono. Si contrae la malattia tramite il pensiero mortale, il quale non ha fondamenti scientifici e spirituali. Nella nostra vera identità di idee spirituali della Mente, invece, non siamo vulnerabili a suggestioni aggressive, da qualsiasi fonte esse provengano. Siamo sottoposti solo alla legge di Dio, il bene, che annulla le pretese del male in tutte le sue forme. Comprendendo la natura mortalmente mentale del contagio, possiamo prevenire i sintomi o vederli svanire rapidamente, e ci troviamo liberi e sani.

A volte sentiamo che la tal cosa «sta girando». Dove sta andando? Come si muove? Non possiede vita che la attivi, né intelligenza o energia per spostarsi da un luogo all'altro, né verità che le dia presenza o potere. Il suo unico movimento è da un falso concetto ad un altro.
In Scienza e Salute con Chiave delle Scritture, Mary Baker Eddy dichiara: «Noi piangiamo perché altri piangono, sbadigliamo perché altri sbadigliano, e abbiamo il vaiolo perché altri l'hanno; ma è la mente mortale, non la materia, che ha in sé l’infezione e la propaga. Quando questo contagio mentale sarà compreso, staremo più attenti al nostro stato mentale ed eviteremo inutili chiacchiere sulla malattia, così come eviteremmo di parlare a favore del crimine» (pag. 153:29-36). Difendere il nostro pensiero dalla suggestione può renderci immuni da tutte le forme di contagio.

Una volta dissi a mio marito: «Sento che mi sta venendo l'influenza».

«La cosa?”»

«L'influenza.»

«Cos'è?»

«Lo sai, influenza».

«Non ne ho mai sentito parlare!»

In silenzio mi sedetti a rifletterci. Mai sentito parlare dell'influenza? Che cosa voleva dire? Poi capii. Alludeva alla verità che l'uomo è saldamente affidato alle cure di Dio e al di là della portata degli argomenti di malattia e contagio.

L'uomo, creato da Dio per esprimerLo, è sempre stato e sarà sempre «nel ritiro dell'Altissimo ... all'ombra dell’Onnipotente»(Salmi 91:1). L’identità dell'uomo è così stabilita in modo sicuro nella verità spirituale.

Compresi immediatamente che l'efficacia del pensiero puro e giusto era stata esemplificata da Cristo Gesù. E ora lo stesso potere del Cristo stava compiendo il suo lavoro di guarigione, proprio dove era necessario. Con questo potere attivo nella mia coscienza, mi chiesi, come potevano rimanere i sintomi dell'influenza?

Nel giro di mezz'ora ero completamente guarita. Molte volte da allora, ogni volta che a uno di noi capitava di esprimere delle suggestioni dell’errore, l'altro chiedeva: «Che cos'è? Non ne ho mai sentito parlare!»

La malattia non è stata creata da Dio, quindi non esiste. Non c'è spazio disponibile da occupare, poiché la coscienza infinita e reale è già colma di verità. Comprendere questi fatti annulla completamente la falsa credenza e la nostra immunità dal contagio è assicurata.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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