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Pianificazione finanziaria e provvisione divina

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 1 ottobre 2009

Tradotto dal Christian Science Sentinel, Volume 111, Numero 1


Con la crisi finanziaria degli ultimi mesi, milioni di persone tentano di non perdere l’ottimismo riguardo al proprio futuro finanziario. Sul sito cnn.money.com si legge che Scott Hoyt, direttore di economia del consumatore su Economy.com di Moody's, ha dichiarato: «I consumatori stanno riducendo fortemente le spese». La gente è preoccupata per la diminuzione del patrimonio personale e per la crescita delle spese mentre, allo stesso tempo, la disoccupazione è in aumento.

A queste notizie negative però, si può far fronte con delle verità spirituali che danno delle risposte concrete. È una grande consolazione sapere che, nonostante la crisi finanziaria, c'è una provvisione divina che soddisfa i bisogni umani. Ispirandoci dal fatto che la manna cadde dal cielo per sfamare gli Israeliti che vagavano nel deserto migliaia di anni fa, anche noi oggi possiamo realizzare che l'Amore divino ci colma sempre di benedizioni, benché i tempi sembrino difficili. Naturalmente non è che Dio ci copra di soldi che cadono dal cielo, anche se sarebbe bello! Però ci fornisce le idee spirituali, l'ispirazione e le qualità che ci permettono di effettuare scelte finanziarie oculate. Qualità come la saggezza, l’intelligenza, le intuizioni creative e così via ci conducono ad intraprendere quell'azione proficua che dà inizio ad un flusso continuo di entrate. Tali qualità hanno origine nella Mente divina, fornitrice illimitata di prospettive fresche, di nuove possibilità e di punti di vista più ampi. Dato che siamo i figli di Dio, la Mente divina è la fonte della nostra intelligenza. Il nostro lavoro, o «impiego», è quello di ascoltare ed agire secondo le idee ispirate che ci giungono da Dio, e questo a sua volta ci porta ad un uso proficuo del nostro tempo e delle nostre energie.

Se la mancanza di offerte di lavoro è causa di disperazione, è utile ripensare al tipo di lavoro che si è in grado di svolgere e che si è disposti a intraprendere. Con il fatto che grandi aziende stanno licenziando o mettendo in cassa integrazione migliaia di lavoratori e che intere industrie sono a rischio di chiusura definitiva, molti si trovano a dover prendere decisioni difficili relative al proprio futuro. I lavoratori si chiedono se non sarebbe forse utile ampliare le proprie competenze, aspettare che si aprano nuove opportunità di lavoro o trasferirsi in altre località. È incoraggiante ricordare che nei momenti di cambiamento Dio ci dà flessibilità, creatività, pazienza e apertura mentale. Queste qualità ci forniscono ciò di cui abbiamo bisogno per adattarci alle nuove circostanze.

L'apostolo Paolo fu chiamato a diffondere il Vangelo di Gesù Cristo alle masse. Nel libro degli Atti (18:3) si legge che fabbricava delle tende per poi venderle. Per una persona capace di guarire i malati istantaneamente e persino di resuscitare i morti, trascorrere parte del proprio tempo a cucire tende poteva sembrare un grosso passo indietro! Eppure è improbabile che Paolo si lamentasse, visto che scrisse nella seconda lettera ai Corinzi: «Iddio ama un donatore allegro» (9:7). Il ministero di Paolo prosperò nel tempo, evidentemente senza subire rallentamenti a causa del lavoro di fabbricazione delle tende che occupava parte del suo tempo. Ecco un modello da tenere presente quando non troviamo una giusta collocazione nell’attuale mercato del lavoro.

Una volta incontrai un artista che amava dipingere, ma che sembrava non riuscire a trovare il modo di farne una professione remunerativa. Decise di pregare per essere ricettivo alle possibilità che la provvisione divina offre; come conseguenza trovò dei proprietari di cavalli disposti a pagarlo per fare dei ritratti dei loro cavalli. Aveva scoperto un bisogno, vi aveva provveduto, e così facendo aveva anche soddisfatto un suo bisogno personale. Nel benedire il prossimo aveva benedetto se stesso.

Tutti hanno il privilegio di attingere alle «tasche» senza fondo della Mente divina per ottenere aiuto e assistenza nel corso di quest’anno. Il bisogno fondamentale non è quello di denaro o di ottenere prestiti, ma di avere quelle idee che conducono a un progresso del pensiero. Queste idee ci permettono di gestire appropriatamente il denaro e i prestiti. In conclusione, sono i pensieri ispirati che provengono dalla Mente divina a trasformare le mancanze in eccedenze, a pagare i debiti e a portare la prosperità.

Ai Corinzi, Paolo scrisse anche: «... Dio è potente da far abbondare su di voi ogni grazia, affinché, avendo sempre in ogni cosa tutto quel che vi è necessario, abbondiate in ogni opera buona» (II Cor. 9:8). Dio conosce ciò di cui abbiamo bisogno prima che glielo chiediamo, e vi provvede prima ancora che lo cerchiamo. La saggezza divina è sempre disponibile.

Comprendere che il bene che Dio provvede è sempre disponibile, ora e in ogni momento, ci permette di affrontare efficacemente tutte le preoccupazioni per il futuro e di fare il bilancio dell’aiuto dell'Amor divino sempre presente. Come quando si cammina alla ricerca di una sorgente d’acqua, trovandovi refrigerio una volta arrivati, così possiamo andare avanti con  fiducia, sapendo che il bene di Dio ci precede e si occupa della giornata fornendo ciò di cui abbiamo bisogno prima del nostro arrivo. «Se qualcuno vuole avere successo in futuro, tragga il massimo dal presente», scrisse Mary Baker Eddy (Miscellaneous Writings 1883-1896, pag. 230). La preghiera porta quella saggezza pratica che si rivela utile a tenerci impiegati con produttività e guadagno per tutto l’anno.

Che il problema sia la ricerca di un lavoro, un mutuo, doversi destreggiare tra le bollette, tenere a galla un'attività commerciale o mettere il cibo in tavola, tutti hanno pari e libero accesso alla fonte principale di tutti i guadagni: l’intelligenza divina.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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