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Camminiamo per fede

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 10 settembre 2015

Originariamente pubblicato sul numero di marzo 2015 de The Christian Science Journal


Chi di noi, trovandosi ad affrontare le numerose situazioni della vita, non vorrebbe avere una spalla salda e affidabile su cui appoggiarsi? Che siano un avanzamento di carriera o le solite, apparentemente banali, decisioni e attività quotidiane, la mano saggia e soccorrevole di Dio è sempre disponibile per ciascuno di noi. La Scienza Cristiana ci mostra che nulla è troppo banale o troppo importante da non essere affidato alla cura di Dio.

Man mano che approfondiamo la conoscenza della nostra eterna relazione con Dio in quanto Suoi figliuoli, diventa sempre più chiaro come ogni aspetto della vita possa essere affidato a Dio, il cui supporto e la cui guida sono sommamente affidabili. Dio è la Mente divina che dirige tutti i nostri passi; è il nostro amorevole Padre-Madre che garantisce a ciascuno di noi, con la sua cura affettuosa, lo svolgimento e lo sviluppo di tutto il bene. “O Eterno,” dice il Salmista nella Bibbia, “Tu m’hai investigato e mi conosci... Tu mi scruti quando cammino e quando mi giaccio, e conosci a fondo tutte le mie vie” (Salmo 139:1, 3).

La Scienza Cristiana spiega la natura di questo Amore che tutto ama e di questa Mente che è totale saggezza, non come se fosse una persona, ma come infinito Principio divino che crea, abbraccia e governa tutto ciò che realmente esiste, le sue infinite idee spirituali, compresi l’uomo e l’universo. Nel libro di testo della Scienza Cristiana, Scienza e Salute con Chiave delle Scritture, Mary Baker Eddy scrive a proposito di Dio: “Il Principio divino, o Spirito, comprende ed esprime tutto, e quindi tutto deve essere tanto perfetto quanto è perfetto il Principio divino. Niente è nuovo per lo Spirito. Niente può essere novità per la Mente eterna, l'autrice di tutte le cose, che da tutta l'eternità conosce le Sue proprie idee. La Deità era soddisfatta della Sua opera. Come poteva non esserlo, dato che la creazione spirituale era il risultato, l'emanazione, della Sua infinita autocompletezza e della Sua saggezza immortale?” (pp. 518–519).

In questa realtà dell’essere non siamo mai separati da Dio, neanche per un istante, perché dimoriamo nella Mente divina e la esprimiamo. Di conseguenza, Dio conosce sempre tutto ciò che ci riguarda, quello che dobbiamo fare e tutto ciò che ci serve per il nostro benessere e per la realizzazione dello scopo che Egli ha riservato per noi. Cristo Gesù ha detto: “Il Padre vostro sa le cose di cui voi avete bisogno, prima che gliele chiediate” (Matteo 6:8).

In un altro passo molto profondo, Gesù ci mostra quanto la nostra unione con Dio abbracci la nostra esperienza umana. Egli afferma: “Non siate dunque con ansietà solleciti del domani; perché il domani sarà sollecito di se stesso” (Matteo 6:34).

Non è necessario essere in ansia per il domani, perché Dio manifesta perpetuamente lo scopo che ha in serbo per noi. Pregando quotidianamente per comprendere la nostra unità con Dio, capiremo ciò che è eternamente vero. La preghiera non cambia la nostra relazione con Dio, né serve ad attivare la Sua guida. La preghiera ci mette semplicemente in grado di comprendere quello che è sempre stato vero. La nostra vita dà prova di come la mano di Dio ci guida e realizza per noi ogni bene.

Vedendola sotto questa luce, scopriamo quanto questa piccola gemma dell’apostolo Paolo è ricca di significato: “…camminiamo per fede, non per visione” (II Corinzi 5:7).

Qui Paolo ci accorda un’illuminata fiducia spirituale, la comprensione che non siamo mortali, abbandonati e separati da Dio, ma immortali fanciulli del nostro Padre-Madre Dio, con cui abbiamo un indissolubile legame spirituale. Questo legame costituisce l’unione indistruttibile dell’idea con la sua Mente, che la concepisce e la mantiene per sempre. Se siamo idee della Mente divina, allora è solo la Mente che dirige tutte le nostre azioni, volgendo ogni passo nella direzione che ha pianificato per noi. Procediamo quindi sicuri nella comprensione di questo fatto, ascoltando umilmente la direzione della Mente.

Molti anni fa, pensai fosse venuto il momento di traslocare dal mio piccolo ufficio in un altro un po’ più grande e così mi misi in contatto con un agente immobiliare. Trovai un ufficio che mi sembrava adatto e ci accordammo per il contratto di affitto. Tutto sembrava logico e tempestivo.

Tuttavia, dopo che l’agente ed io ci eravamo congedati, cominciai a sentirmi come un bambino che si è allontanato senza accorgersene e improvvisamente si rende conto che i suoi genitori non sono più con lui. La sensazione era palpabile: stavo decidendo tutto da solo e Dio era stato escluso da questa mia decisione. Stavo camminando per “visione” invece che per “fede” e confidavo nel mero ragionamento umano invece di ascoltare ed agire spiritualmente.

All’improvviso il trasloco non mi parve più giusto, così chiamai l’agente immobiliare, informandolo che non potevo più procedere con la locazione del nuovo ufficio. L’agente espresse una teoria psicologica che spiegava il mio ripensamento, ma io sapevo che ciò che sentivo era una disposizione divina.

Diverse settimane dopo, quella intuizione spirituale ebbe la sua conferma. In modo del tutto imprevisto, mi si presentò un’opportunità ideale di trasloco in un’altra zona del paese. Tutto accadde velocemente e mi sentivo libero e pronto per quell’importante spostamento.

Stiamo pure tranquilli che ciò che la Mente conosce di noi in quanto Sue idee - i Suoi amati figli - si esprime a livello umano come una legge costante di giusta direzione e di giusto tempismo. Restando nell’attesa di Dio, per noi stessi, per badare alla famiglia o mentre ci occupiamo dello sviluppo del lavoro e dei suoi aspetti organizzativi, possiamo camminare per fede: questa fede comprende e confida nella direzione della Mente per ciascuno dei Suoi figliuoli e per il perfetto compimento di tutte le giuste attività.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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